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Crisi di coppia: cosa fare per riconquistare il/la coniuge

Una vita senza amore è come un giardino senza sole”. Questa frase di Oscar Wilde racchiude, meglio d’altre, quale sia il senso compiuto della vita. L’amore si può esprimere in svariate modalità, ma tutto prende avvio da un sano e duraturo rapporto di coppia. Certo, non è affatto semplice ciò avvenga, anche perché, in molti casi, un’altra frase – di tutt’altro tenore rispetto a quella poc’anzi citata – prende il sopravvento: “la coppia scoppia”. 

Quando ciò accade per volontà di un singolo soggetto, gli strascichi emotivi per la persona “lasciata” possono essere alquanto complessi. Eppure, talvolta, i motivi di una crisi di coppia, senza giocoforza arrivare ad una separazione della stessa, possono essere compresi e risolti col dialogo e il buonsenso

I motivi più comuni per cui una relazione volge ai titoli di coda

E’ necessario, quindi, focalizzarsi sui motivi che spingono un soggetto a “dichiarare” aperta una fase critica del proprio rapporto di coppia, senza sottovalutarli in alcun modo. Possono essere diversi i motivi che spingono un soggetto a chiudere il rapporto, ma nella maggior parte dei casi tutto ciò è da ascrivere al campo emotivo. 

Non è poi così raro, infatti, che una persona decida di troncare una relazione perché  disinnamorata, non percepisce più le emozioni di un tempo. D’altro canto, quando si vive una relazione di lungo corso, il ripetersi dei gesti e degli eventi diventa un automatismo che è in grado, seriamente, di ledere sulla stabilità della coppia. 

L’insoddisfazione, palese o latente, prende corpo, si assiste ad un lento ed inesorabile distacco che – in alcuni casi – il/la partner non percepisce, anche’egli/ella ormai assoggettata ad una stancante routine quotidiana che non gli/le consente di percepire il disagio altrui. La noia, come noto, è un sentimento che in talune circostanze prevale rispetto ad altri certamente più armoniosi, mettendo in seria crisi l’unità della coppia

Uno dei partner, in altre parole, si è disinnamorato, non vive più il rapporto col trasporto emotivo di un tempo, mentre noi, viceversa, non percepiamo le sue medesime vibrazioni negative. Un rapporto di coppia, per definirsi tale, vive anche di piccole attenzioni, indispensabili per poter vivere una soddisfacente relazione. 

 

“La calma è la virtù dei forti”

Nella maggior parte dei casi, oltre alla summenzionata noia/routine quotidiana, la conclusione di una relazione è determinata da alcuni aspetti come: assenza di un’efficace comunicazione; desiderio di vivere nuove esperienze a causa della mancanza di stimoli all’interno della coppia; non vi considera più attraenti dal punto di vista fisico o mentale. 

Spesso, oltretutto, questi disagi non vengono esplicitati in modo palese, ampliando i dubbi nella persona che viene lasciata. Ma passato un primo e inevitabile momento di sconforto, se vogliamo realmente recuperare il/la partner è indispensabile reagire e comprendere, avvalendosi anche del supporto di Enrico Mele e del suo staff di Inattraction, quali siano stati i motivi che hanno portato ad una rottura. 

Una volta analizzati, poi, è indispensabile mettere in campo i giusti comportamenti senza farsi prendere dalla frenesia. Come si suol dire, “la calma è la virtù dei forti”. Ed essere pazienti, quindi, è il primo atteggiamento da dover assumere in questi casi, soprattutto se la fine del rapporto è dovuta all’assenza di stimoli o al radicamento della stancante routine quotidiana all’interno della coppia. 

Evitate di commettere errori che, in molti casi, non fanno altro che accelerare il calare del sipario sulla relazione. Ad esempio, non assillarla/o di messaggi, telefonate o continue richieste di incontri, perché otterrete l’effetto opposto e si allontanerà definitivamente. E soprattutto, accettate che la relazione sia finita: avrete modo di comprendere, realmente, quali sono state le vostre eventuali “mancanze” e capire come comportarsi per far sì che un giorno torni nuovamente fra le vostre braccia.